Siamo al 55% delle persone (33,1 milioni) che ha ottenuto almeno la prima dose. L’obiettivo dell’80% dei vaccinati è lontanissimo e di certo l’estate di mezzo non aiuta. I vaccinati completi sono uno su tre.
Ma a rallentare le operazioni non è stato lo scetticismo di una parte assolutamente minoritaria della popolazione, stimata attorno al 12%. Grandi responsabilità ci sono state nelle titubanze di chi ha gestito questa grande fase di messa in sicurezza. Si è fatto confusione su Astra Zeneca sulle quali ci sono state più di dieci indicazioni diverse nel tempo” – ha detto ieri con grande trasparenza il generale Figliuolo. Ma anche l’alpino ci mette del suo ad aumentare l’indeterminazione quando dice che “il controverso vaccino anglo-svedese non è più indispensabile. In un’altra condizione si utilizzava tutto quello che avevamo per far calare la curva dei contagi”.
Se è così quelli che debbono fare la seconda dose con Astra Zeneca perché non dovrebbero invece preferire il famoso mix dell’eterologa? Forse Figliuolo in questa dichiarazione vuole semplicemente spingere sulla variazione per combattere la variante. Infatti dice: “ora invece possiamo usare altri vaccini per l’eterologa con la seconda dose”. Facesse chiaramente endorsement per un vaccino a mRNA e capiremmo chiaramente il suo pensiero!
Confusione anche sul Green Pass. Dalle dichiarazioni di Brusaferro non si capisce se debba esser dato solo a chi ha ultimato il percorso vaccinale. Tanto oscurità nel come si è arrivati alle loro sentenze da parte del Comitato Tecnico Scientifico. Il ministro della salute ridotto a un portavoce della versione più forte del momento… Sono molti i fattori che allontanano da questo obiettivo dell’80%.