Addio Raffa!

E' riuscita ad essere il sogno sexy degli italiani non ammiccando mai e mostrando solo il suo leggendario ombelico

All’età di settantotto anni si è spenda Raffaella Carrà a seguito di una grave malattia che lei era riuscita a silenziare nel suo mondo. La notizia ha quindi la lasciato sorpresi tutti. La Raffa nazionale esplose letteralmente in un programma di intrattenimento della sera nell’estate 71. Subito fu promossa a pieni voti per la prima serata, in quella Rai di Bernabei, sostanzialmente monocolore, politicamente e ideologicamente. Riuscì però a dare una vibrazione in più senza mai essere volgare né essere suscettibile in reprimende chiesastiche.

Leggendario il suo tuca tuca che replicò con l’immenso Alberto Sordi e con tanti altri ospiti che parevano venire in trasmissione solo per quello.

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Nessuna crisi di protagonismo nell’essere messa accanto con Mina, sempre nella nella trasmissione di intrattenimento serale.

Ma la caratteristica per cui fu unica nella storia dello spettacolo fu che resistette, non solo alla contestazione di fine anni Settanta, ma anche al riflusso moderato. Negli anni Ottanta la vediamo troneggiare come perfetta padrona di casa nei nuovi spettacoli in onda al mattino. Raffaella Carrà è una delle poche donne ad avere presentato Sanremo, non come valletta, ma come protagonista assoluta e soprattutto senza far rimpiangere l’onnipresente Pippo Baudo.

Ogni italiano la ricorda con un pensiero caro. Ma la sua grande qualità è che lo stesso livello di apprezzamento, anzi forse anche superiore, riuscì a trovarlo nel mondo femminile.

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Riguardando i suoi spettacoli, noi che l’apprezzavamo, riusciremo a vivere appieno quei momenti. Ma anche per i giovani resterà un modello di classe, eleganza, ma soprattutto di estrema semplicità e cordialità. Raffa, continueremo per sempre a volerti bene.

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