TIVOLI – Sequestrati dalla Polizia di Stato oltre 120 kg di droga tra marijuana e hashish

Un valore di un milione e mezzo di euro, nascosti in un deposito giudiziario. Arrestato un 67 enne romano

Nel corso di uno specifico servizio per la prevenzione e la repressione dei reati concernenti il traffico delle sostanze stupefacenti, gli agenti della Polizia di Stato della 7^ Sezione della Squadra Mobile, e della Squadra Investigativa del commissariato di Tivoli, hanno individuato ed arrestato M. F., 67enne romano. L’uomo deteneva un ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana ed hashish, destinata all’ulteriore cessione a terzi, occultata presso la sede di un deposito giudiziario situato in Guidonia Montecelio, località Setteville, di cui la moglie è amministratore unico.

Durante la perquisizione  personale e locale  i poliziotti hanno rinvenuto – all’interno di un furgone con targa tedesca – , parcheggiato nel piazzale del deposito giudiziario, ben 128 kg. di sostanza stupefacente tipo marijuana  per un peso complessivo lordo di circa 88 kg. – confezionata in 81 singole buste di cellophane chiuse ermeticamente del peso di circa 1 kg. ciascuna (tipo “Amnesia” e “Critical”) – sia del tipo hashish, per un peso complessivo lordo di circa 40 kg. – confezionata in circa 80 pacchi del peso di circa 500 grammi l’uno (tipo “Lemon”) – oltre al materiale per il taglio ed il confezionamento.

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L’ingente quantitativo di sostanza stupefacente sequestrato avrebbe permesso di ricavare una somma di circa un milione e mezzo di euro, considerato che le singole dosi vengono rivendute nel mercato della tossicodipendenza al prezzo medio di 10 euro al grammo.

Il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli ha disposto la presentazione dell’indagato davanti al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli ove, giovedì pomeriggio, dopo averne convalidato l’arresto, ed essendo stata contestata l’aggravante derivante dall’ingente quantitativo di stupefacente, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere in relazione alla pericolosità criminale, desunta dalla capacità di movimentare ingenti quantitativi di narcotici. Non si esclude,  un legame con circuiti criminali di spessore, dediti al traffico di droghe leggere nel territorio laziale.

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