Luci e ombre sul debutto del nuovo anno scolastico

Il Green pass promosso a pieni voti dal ministro Bianchi e dai presidi

Nodo trasporti

Buchi di personale, scioperi, un istituto chiuso, un sit-in studentesco, assembramenti sui mezzi nonostante i doppi orari d’ingresso: è partito così il nuovo anno scolastico per 720mila tra bambini e adolescenti a Roma e nel Lazio.  “Errori dell’algoritmo che assegna le supplenze, specialmente nella Capitale”, ha denunciato la Cisl, e diverse rinunce da parte di alcuni docenti hanno creato non pochi disagi con riduzione dell’orario e uscite anticipate.

Comunque positivo è stato il debutto della piattaforma per il controllo del Green pass obbligatorio negli edifici per tutto il personale scolastico: “La piattaforma sta funzionando benissimo, 900 mila sono state le verifiche fatte solo tra le 7 e le 8”, aveva dichiarato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a metà mattina. Persino i presidi, per voce del presidente dell’Associazione nazionale Antonello Giannelli, avevano dato un 9 come voto della giornata. Non che non ci siano stati problemi, qualche intoppo e persino delle proteste. Nelle scuole in cui la piattaforma non ha funzionato come previsto, i dirigenti hanno usato l’App C19, quella di ristoranti e musei.

“Semafori rossi” per assenza di green pass ci sono stati un po’ ovunque, ma non ci sono state sorprese.

La mancanza di documento verde è stato un problema per i genitori dei bambini delle scuole dell’infanzia e della prima elementare: non tutti sapevano della norma introdotta dal decreto che prevede a chiunque entri in una scuola — e dunque anche i genitori — di esibire il certificato.

Qualche preside ha chiuso un occhio ma non sono mancate le proteste dei genitori esclusi, che si sono sfogati sui social. In proposito i presidi chiedono al ministero di chiarire i confini della norma per evitare problemi all’uscita.

Resta tuttora aperto il nodo trasporti locali, con il rischio che si creino assembramenti durante gli orari di entrata e di uscita da scuola. Gran parte delle regioni ha già potenziato il numero di mezzi disponibili. Nel Lazio c’è stato un incremento del 60% rispetto alla situazione pre Covid: sono 3700 le corse aggiuntive su tutto il territorio della Regione. L’assessorato sembra però escludere per il momento ulteriori aumenti: mancano mezzi e personale in possesso di patente adeguata.

 

 

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