GUIDONIA - Movida, riapre l’Opificio del Sapore

Il 19 novembre era stato chiuso dopo un blitz della Polizia di Stato, della Polizia Locale e della Asl: verbali e multe a clienti e personale senza mascherina né green pass. Tutto era iniziato dalle proteste dei residenti

Riapre oggi dopo 21 giorni di stop forzato l’Opificio del Sapore, il locale di via delle Genziane 9/c a Colle Fiorito, “tempio” per antonomasia della movida guidoniana. Lo ha deciso ieri sera, giovedì 9 dicembre, il dirigente al Commercio del comune di Guidonia Montecelio Fabio Lauro con un’ordinanza di revoca del provvedimento di chiusura disposta lo scorso 2 dicembre per mancanza della Scia, la segnalazione certificata di inizio attività da parte della cooperativa “Serena”, società che gestisce in affitto il locale attualmente sotto amministrazione giudiziaria del Tribunale fallimentare di Roma.

In realtà l’Opificio era stato già chiuso venerdì 19 novembre su disposizione del Dipartimento di Prevenzione e Igiene Pubblica della Asl Roma 5 a seguito di controlli amministrativi congiunti con gli agenti del Commissariato di Tivoli e della Polizia Locale di Guidonia Montecelio effettuati nella notte tra mercoledì 17 e giovedì 18 novembre.

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Un vero e proprio maxi-blitz con due pattuglie di sei vigili urbani, tre volanti con sei agenti in divisa e altrettanti in borghese, un paio di ispettori Asl piombati in via delle Genziane dopo che per mesi i residenti lamentarono di trascorrere notti insonni a causa della musica ad alto volume. Gli agenti effettuarono controlli sui green pass e sull’uso delle mascherine, identificando 44 persone.

Secondo un comunicato della Questura di Roma, i poliziotti elevarono 8 sanzioni amministrative per l’assenza della certificazione verde e per il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale sia da parte dei clienti che dei camerieri. Il totale delle sanzioni ammontava a 3.626,66 euro al minimo edittale. All’ingresso del locale i poliziotti “pizzicarono” un uomo nei confronti del quale fu elevata una sanzione amministrativa per attività di addetto ai servizi di controllo non autorizzata.

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Al gestore dell’Opificio, il 56enne tiburtino Andrea D’Arcangelo, le irregolarità sono costate sanzioni per circa 7 mila euro e la chiusura temporanea per adeguare i locali alle prescrizioni della Asl. Ora l’Opificio del Sapore è in regola.

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