lavoratori poveri

Avere uno stipendio ed essere poveri

Crescono al 12% i lavoratori poveri, con un reddito insufficiente. Lo fotografa il ministero del Lavoro. Urgente l’adozione di un salario minimo

Avere uno stipendio ed essere poveri, per via di una retribuzione bassa, bassissima. Nel nostro paese un lavoratore su 4 in Italia ha uno stipendio più basso del 60% rispetto alla media, sotto i 12mila euro all’anno. Lo fotografa un gruppo di lavoro costituito dal ministro del lavoro, esattamente la Commissione sugli interventi e le misure di contrasto alla povertà lavorativa in Italia, indicando un deciso peggioramento nelle condizioni di tanti connazionali, soprattutto durante “l’era” Covid. Non è possibile accettare l’idea di un “lavoro povero”, che riguarda in prima linea donne e giovani, sottolinea il responsabile del dicastero Andrea Orlando, spingendo sulla realizzazione del salario minimo. Serve una strategia mirata, in cui anche lo Stato faccia la sua parte, assicurando un compenso dignitoso, aumentando il numero di percettori di reddito ma assicurando che il sistema redistributivo sia ben mirato. In Italia solo il 50% dei lavoratori poveri percepisce una prestazione di sostegno al reddito (la media Ue è del 65%).

Tra le proposte del gruppo di lavoro c’è prima di tutto proprio la garanzia di un salario minimo adeguato, con livelli basici stabiliti nei contratti nazionali di lavoro oppure introducendo il salario minimo per legge. Importanti poi: la vigilanza del rispetto dei minimi salariali, l’introduzione dei cosiddetti “in-work benefits”, integrazioni salariali per i più poveri, e incentivi alle aziende per aumentare i salari. Ancora informazioni che rilevano come tanti di noi siano sulla soglia della povertà, pur lavorando, e tanto: ma qualcuno utilizzerà DAVVERO questi dati per migliorare la vita di chi lavora?

 

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