Volantini, manifesti, fiaccole, slogan e tutti i cuccioli – portati anche loro in piazza per protestare – con un cartello affisso al collo: “Giustizia per Cucciolone” . Non si arresta a Castel Madama la mobilitazione per Cucciolone, il randagio morto la scorsa settimana a poche ore dall’accalappiamento. Era di fatto un cane di quartiere Cucciolone, un cane anziano che si muoveva lentamente, schivo, mai un lamento, sembrava non avesse mai abbaiato.
Ma la procedura per il riconoscimento è stata spazzata via dalla morte. “Non ce l’abbiamo fatta a salvarti”, ha ripetuto ieri pomeriggio Tania Magrini, portavoce locale dell’Enpa, al microfono, in piazza, ai piedi dei Collicelli, seguita da decine e decine di manifestanti, “Ma ora vogliamo giustizia. Chiediamo la verità”. Alcuni bambini hanno dedicato a Cucciolone poesie. Hanno partecipato alla manifestazione anche tante associazioni fuori dal territorio.
Hanno partecipato alla manifestazione l’assessore Angelo Moreschini e la consigliera Claudia Vasselli e le associazioni lLEGA NAZIONALE PER LA DIFESA DEL CANE SEZIONE OSTIA, LNDC ANIMAL PROTECTION, ANIMALI ALLA RISCOSSA L’AQUILA, LEGA NAZIONALE PER LA DIFESA DEL CANE, ZAMPE CHE DANNO UNA MANO E L’ASSOCIAZIONE DELL’ AVVOCATO GIADA BERNARDI, L’ALBERO DELLA VITA.