GUIDONIA – Deposito di camion in fiamme, dolo o corto circuito?

La Polizia indaga sull’incendio che ieri sera ha distrutto 5 camion e un’auto nel parcheggio della “Blt”

Accertare le origini del rogo sarà molto difficile, forse impossibile. Anche perché le fiamme hanno divorato tutto ciò che potevano.

E’ stato un disastro ambientale quello avvenuto nella tarda serata di ieri, giovedì 30 giugno, a Guidonia Montecelio a causa dell’incendio divampato nel piazzale della ditta di trasporti “Blt” al civico 39 di via Lago dei Tartari, nell’area industriale al Bivio di Guidonia.

I vigili del fuoco hanno lavorato tre ore consecutive per domare le fiamme avvistate in tutto l’hinterland tiburtino e sul posto sono intervenuti anche gli agenti del Commissariato di Tivoli. La Polizia Scientifica ha effettuato un primo sopralluogo per raccogliere elementi utili ad accertare se l’incendio sia di origine dolosa, oppure colposa, ma in tal senso sarà decisiva la relazione di servizio dei pompieri del distaccamento di Villa Adriana.

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, sarebbero sei i mezzi distrutti: 4 camion Eurocargo Iveco di proprietà della “Blt”, oltre ad una automobile e ad un furgone frigo di due diversi clienti in riparazione presso un’officina meccanica annessa al piazzale dei tir, fortunatamente soltanto lambita dalle fiamme.

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Ad evitare un bilancio ancor più disastroso per la ditta di trasporti è stato un dipendente: si tratta di un ragazzo di nazionalità romena che lavora come autista e custode, intervenuto nell’immediatezza per allontanare dal piazzale e mettere al sicuro altri mezzi pesanti.

Per ricostruire la dinamica dei fatti la Polizia ha ascoltato sia il camionista romeno che un collega oltre al titolare della “Blt”. Dalle prime informazioni raccolte dagli investigatori è emerso che le fiamme sono divampate su un camion Iveco in sosta nel piazzale fin dalle ore 18, tre ore prima che in via Lago dei Tartari scoppiasse un inferno.

Erano circa le 21, l’autista romeno ha riferito di essere uscito dal deposito una ventina di minuti prima e di avervi fatto ritorno quando oramai la scena era apocalittica: fiamme alte una decina di metri, esplosioni, una nube tossica nel cielo avvistata a chilometri di distanza.

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Alle 21,12 è scattato l’sos ai vigili del fuoco e in via Lago dei Tartari si è precipitata una squadra dal distaccamento di Villa Adriana e due autobotti, una dal “Tuscolano” e un’altra dal “Nomentano”. Durante le operazioni di spegnimento i pompieri hanno rinvenuto e messo in sicurezza una cisterna di plastica da mille litri piena di gasolio.

Nessun ferito, nessun intossicato. Almeno per il momento, nessun potenziale nemico di una ditta di trasporti con un centinaio di autisti in tutto il Lazio che da 4 anni ha trasferito il parcheggio dei mezzi da La Botte al piazzale di via Lago dei Tartari affittato da una società di Tivoli.

Resta da chiarire la natura dell’incendio divampato sul primo dei 4 Eurocargo Iveco, un mezzo utilizzato durante tutta la giornata e parcheggiato nel piazzale verso le ore 18: è possibile un corto circuito a distanza di tre ore dallo spegnimento del motore?

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