Gomme invernali vs quattro stagioni: caratteristiche a confronto

Le condizioni atmosferiche che caratterizzano la stagione invernale, specie nelle zone dell’entroterra e nelle regioni del Centro e del Nord, possono mettere a repentaglio la sicurezza stradale degli automobilisti. La presenza di acqua, ghiaccio, neve e fango sul manto stradale compromettono l’aderenza e la tenuta di strada dei veicoli, aumentando la possibilità di incidenti. È per questo motivo che il Codice della Strada prevede che gli enti proprietari delle strade possano prendere specifici provvedimenti a riguardo, disponendo l’obbligo di utilizzare appositi equipaggiamenti di sicurezza. Tra questi figurano, oltre alle catene, gli pneumatici invernali (o ‘da neve’), le cui caratteristiche si adattano all’utilizzo in condizioni climatiche particolarmente severe.

Da alcuni anni, però, gli automobilisti sembrano manifestare una crescente preferenza per un’alternativa più versatile e pratica: le gomme ‘quattro stagioni’. Nel periodo che va dal 2015 al 2021, infatti, le vendite di questo tipo di coperture sono aumentate considerevolmente (+180%, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport). In aggiunta, i consumatori si rivolgono con maggiore frequenza a canali di vendita diversi da quelli fisici e al dettaglio, dando sempre più fiducia ad e-commerce specializzati come Euroimport Pneumatici, sia per l’acquisto finale che per spulciare cataloghi, reperire informazioni e confrontare i prezzi dei vari prodotti in commercio.

Sono diversi i fattori che spingono gli automobilisti a scegliere le ‘quattro stagioni’ in luogo delle gomme termiche ma l’opportunità della scelta dipende da vari aspetti, in primis il tipo di utilizzo a cui verranno sottoposte le coperture. Per una scelta adeguata, è necessario conoscere le principali caratteristiche tecniche e prestazionali delle due tipologie di pneumatico: di seguito, vediamo quali sono.

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Composizione della mescola

Un aspetto caratteristico degli pneumatici invernali è l’elevato contenuto di silice nella mescola; questo minerale viene aggiunto per conferire alla gomma un maggiore grado di elasticità, e far sì che la copertura garantisca adeguati riscontri prestazionali anche in particolari condizioni di esercizio (temperature prossime o inferiori allo zero).

Nelle gomme ‘4 stagioni’ la quantità di silice è inferiore (ma comunque maggiore rispetto a quella presente in uno pneumatico estivo); di conseguenza, la mescola è leggermente meno elastica, pur garantendo un comportamente adeguato a contesti di utilizzo non troppo stressanti per la gomma.

Struttura del battistrada

Per garantire trazione e grip anche su fondi stradali critici, ossia ricoperti di neve e fango, gli pneumatici invernali sfruttano un battistrada specifico, caratterizzato da una particolare geometria.

La gomma è scolpita in maniera tale da deviare verso l’esterno l’acqua (migliorando l’aderenza su fondi bagnati); in aggiunta, si compone di numerosi tasselli e scanalature. Queste ultime, riempiendosi di neve, assicurano al gruppo ruota una buona trazione, dal momento che l’aderenza del sistema neve/neve è migliore rispetto a quella dell’accoppiamento gomma/neve. Per questo, in linea di principio, una copertura invernale ha scanalature più ampie e profonde, con conseguente riduzione della superficie di contatto con l’asfalto (che si traduce in una minor trazione rispetto agli pneumatici estivi).

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Le gomme ‘quattro stagioni’, di contro, hanno un battistrada leggermente meno scolpito, caratterizzato da un minor numero di tasselli e scanalature laterali per deviare l’acqua verso l’esterno. Ciò nonostante, questo tipo di pneumatico appare comunque più strutturato rispetto a quelli estivi, sul quale le scolpiture sono più lineari.

Quali gomme scegliere

La scelta tra gomme invernali e ‘quattro stagioni’ deve anzitutto essere improntata alla sicurezza ed al buon senso, valutando soprattutto contesto e frequenza di utilizzo degli pneumatici. Per un impiego prevalentemente urbano, saltuario o su percorrenze brevi, le ‘quattro stagioni’ rappresentano un’alternativa più che valida, in quanto pratica e versatile.

Di contro, se si presenta la necessità di affrontare spesso percorsi montani o strade ad alta quota, dove le temperature sono più rigide e la presenza di neve al suolo è più probabile, è meglio optare per le coperture invernali.

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