Giovanni nella fratta

Mio nonno mi raccontava sempre tante storie e lo faceva sempre all’improvviso, senza avvisare.
Ci mettevi un pò a capire che stava raccontando qualcosa e quando te ne rendevi conto, avevi perso l’inizio e così gli chiedevi di ricominciare d’accapo.
Io, vi devo confessare, credo che lo facesse apposta.
Perché gli piaceva narrare storie e gli piaceva farsi ascoltare.
C’erano una volta Pietro e Giovanni.
Pietro e Giovanni c’erano quasi sempre. Come c’erano Mario, Giuseppe, Mimmo, Nando e Marco che però aveva sempre un diminutivo: Marcucciu.
Le storie di mio nonno erano sempre un pò pazze e qualche volta non le capivo.
Molte le ho capite da grande, ma quando ero bambino, mi capitava che gli adulti le capivano e spesso ridevano ma io no, rimanevo zitto e ci pensavo per tutto il giorno.
In questa storia, che mio nonno amava raccontare, c’erano Pietro e Giovanni.
E Pietro e Giovanni andavano per la Macchia.
La Macchia era il bosco.
Vanno per la Macchia e ad un certo punto Giovanni dice a Pietro:
– mi scappa la pipì.
Pietro risponde:
– e allora scendi laggiù e mettiti dentro quella fratta e fai ‘sta pipì!
Giovanni entra nella fratta ma passa del tempo e non esce fuori.
Allora Pietro lo chiama:
– Giovanni! Giovanni, ritorna su!
Ma Giovanni non risponde.
E allora Pietro lo chiama ancora:
– Giovanni! Giovanni, ritorna su!
Ma Giovanni non risponde.
E allora Pietro insiste ed urla più forte:
Giovanni! Giovanni, ritorna su!
Ma Giovanni non risponde proprio e non ritorna su e allora Pietro prende una pietra e la tira addosso alla fratta dove sta Giovanni.
E Giovanni non ritorna più.
Sì, lo so, è un pò pazza come storia. Vero?
Io te la racconto per ricordare di quando, qui nel nostro territorio, c’erano le Macchie.
C’erano gli alberi.
E oggi, che macchie ci sono qui nel nostro territorio?
Ce n’era una molto grande tanti anni fa.
La zona la chiamano Tor Mastorta e oggi forse l’avrai sentita per via del famoso… TMB!
O della famosa… Discarica!
Oggi è questa la nostra Macchia.
E sicuramente c’è qualche Giovanni che in qualche angolo ci fa una bella pipì.
Forse, se ormai è un dato di fatto che il TMB verrà azionato, possiamo lottare per averci una Macchia intorno: degli alberi che possano aiutarci a respirare se non come respiravano ai tempi di mio nonno, almeno un pò meglio di come respireremo una volta che il TMB sarà partito.
Perché smettere di lottare per qualcosa non significa sempre arrendersi, significa iniziare a lottare per altre cose magari realizzabili.

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Simone Saccucci

Chi è

Simone Saccucci si occupa di una cosa che si può chiamare Oralità.
Questa Oralità ha a che fare con la Tradizione Orale di una comunità o di un territorio: storie, abitudini, immagini, oggetti e tanto altro ancora.
Da circa 20 anni Simone è impegnato nella raccolta di tutto questo, tra passato e presente del luogo dove è nato: Guidonia Montecelio.
Questo impegno col tempo è diventato un lavoro ed oggi Simone realizza attività per scuole ed università, enti pubblici e privati, radio e tv,
mettendo sempre al centro la Memoria e il racconto ed ascolto delle storie di vita, delle leggende e delle fiabe dei popoli.
Ha all’attivo pubblicazioni legate al territorio guidoniano e della Valle dell’Aniene oltre che romanzi per ragazzi ed adulti.
Il suo sito internet è www.simonesaccucci.it ma puoi trovarlo anche su facebook e su instagram.
RUBRICA “CHI VIVE QUI”
Questa rubrica, che ospiterà un articolo ogni 15 giorni, vuole abbinare la memoria del territorio di Guidonia, al suo oggi.
Partendo da una storia del passato, si proverà a toccare un tema del presente di questo territorio così problematico eppure così ricco di particolarità.
Il titolo è Chi vive qui perché qui, come in tutti i territori, ci vive qualcuno.
E ogni tanto bisogna ricordarselo!
L’oralità ci può aiutare a fare questo e a renderci conto che siamo vivi ed esistiamo.
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