E’ stato convalidato stamane, venerdì 9 agosto, l’arresto di Domenico Ossoli, il 73enne che martedì 6 agosto ha ucciso con un colpo di pistola la moglie Annarita Morelli nel piazzale antistante il Centro anziani di Santa Lucia, frazione del Comune di Fonte Nuova (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
L’ex autista di pullman in pensione è comparso davanti al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli Sabina Lencioni che lo ha interrogato a porte chiuse dopodiché il femminicida è stato riaccompagnato dalla Polizia Penitenziaria presso il carcere di Rebibbia.
L’anziano deve rispondere di omicidio aggravato dalla premeditazione.
Nel frattempo proseguono le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Monterotondo e coordinate dalla Procura di Tivoli.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Domenico Ossoli si era trasferito a Norcia, il suo paese d’origine, da quando la moglie Annarita Morelli un anno fa aveva avviato le pratiche per la separazione.
Una scelta che Ossoli non era riuscito ad accettare, a tal punto da apparire agli occhi dei conoscenti come ossessionato dai soldi che doveva alla moglie e da pronunciare più volte frasi come “Piuttosto l’ammazzo, ma non le do la separazione”.
Una ossessione che ha trovato riscontro anche nelle registrazioni audio conservate su una decina di supporti, rinvenute dagli investigatori nel corso della perquisizione nella casa di Norcia, tra cui anche le conversazioni con la moglie Annarita.
Elementi che avvalorano il quadro di controllo ossessivo emerso già dalla testimonianze raccolte e dalla scoperta di un Gps installato nella Fiat Panda della vittima per monitorare i suoi spostamenti.