Sabato 3 maggio a Morlupo, alle ore 17, presso la Bottega d’Arte, inizia la rassegna del Maggio dei libri, con un evento molto emozionante.
Due donne di età completamente diversa, con due forme d’Arte diverse: la poesia e la pittura, connesse dalla musica del chitarrista Gian Nicola Belcastro.
Due vite, che pur non essendosi mai incontrate, dialogando con la divulgatrice culturale Marianna Mariotti, si racconteranno attraverso parole e colori con un unico linguaggio: la poesia di Ludovica Ricotta, poetessa giovanissima, nel libro “La magia del taciuto”, edito da Emia Edizioni, ha una potenza deflagrante, da lasciarti senza parole; le opere di Vittoria Ferrarelli con i suoi vivacissimi colori, rappresentano il silenzio che si fa parola. Una, racconta l’altra in condivisione con chi vorrà partecipare.
Ludovica Ricotta, nata e cresciuta a Roma, fin da piccola ha mostrato un amore incondizionato per la lettura, divorando ogni libro che le capitava tra le mani.
Tale passione l’ha portata a sviluppare un interesse particolare per la filosofia morale ed etica, discipline che le permettono di riflettere sulle grandi domande della vita e dell’esistenza.
Trova ispirazione nei grandi poeti del passato, tra cui Giacomo Leopardi, Alda Merini ed Emily Dickinson. Le loro opere l’hanno influenzata, fornendole un modello di espressione autentica e intensa del sentire umano. Con i suoi versi, Ludovica, tocca le corde più profonde dell’animo umano e trasforma in parole le sfumature dell’essere nel mondo, catturandone e trasmettendone le emozioni più intime e universali, con una sensibilità sorprendente per la sua età.
La mostra “Colore, natura e sentimento” di Vittoria Ferrarelli presenta una serie di dipinti acrilico su tela, appartenenti a diverse fasi di produzione dell’artista.
Attraverso una sapienza coloristica che vede lo studio ormai decennale dei grandi maestri del colore e di pittori di riferimento (R. Guttuso, M. Mafai, Scipione, C. Cagli ma anche Cezanne), l’artista genera un mondo che gioca con le campiture di colore, ora sottili e trasparenti, ora più larghe e dense, a volte più lineari e astratte, altre più libere e sinuose.
Vittoria Ferrarelli nasce a Milano, ma vive e lavora a Roma da tanti anni.
Sin da giovanissima emerge in lei la passione per la pittura e l’arte, a 20 anni comincia a studiare col maestro Mario Chirianni, pittore della Scuola Romana, e incentra la sua ricerca sull’uso del colore tonale, appassionandosi principalmente alla composizione di paesaggi ma anche al ritratto.
Il critico d’arte Vittorio Esposito in un testo di una Mostra scrive così di lei: “Vittoria Ferrarelli lascia che sia il colore a definire le forme e che rappresenti gli stati d’animo. La pittura si presenta come un figurativo liricamente teso, impregnato di magico realismo che consente di scandire con rara sensibilità pittorica lo spazio con le forme, con le luci e con le ombre”.