TIVOLI - Lavori “lumaca” alla rotatoria: l’opposizione interroga il sindaco

L’amministrazione addebita il ritardo alla maturazione del calcestruzzo

In riferimento all’articolo  TIVOLI – Rotatoria davanti all’ospedale, cantiere fermo da un mese: doveva essere pronta l’8 agosto, dai Consiglieri comunali di opposizione Giovanna Marconi, Alessandro Fontana, Manuela Chioccia, Francesca Chimenti, Damiano Leonardi, Adele Porcari, Ezio Paluzzi e Carlo Caldironi riceviamo e pubblichiamo:

“Il TEMPISMO E la TRASPARENZA della COMUNICAZIONE del Comune di Tivoli sono lo specchio dell’amministrazione Innocenzi.
Nei giorni scorsi abbiamo depositato un’interrogazione urgente al Sindaco e all’Assessora alla viabilità sui lavori della rotatoria a largo San Giovanni.
I lavori dovevano terminare l’8 agosto 2025 ma fino a ieri mattina nessuna spiegazione era stata data alla cittadinanza sul perché del fermo dei lavori.
Un fermo che sta provocando solo disagi che, con la riapertura delle scuole, possono diventare insostenibili.
Nonostante sia servita la nostra sollecitazione a rompere il silenzio, la motivazione data è assurda perché i tempi di consolidamento dei materiali sono ovviamente noti prima che i lavori comincino.
Ancora più assurdo è che nel comunicato non c’è neanche una ipotesi di chiusura dei lavori stessi vista, soprattutto, la riapertura delle scuole.
Nell’interrogazione, oltre alle cause e alle responsabilità, chiediamo allora tempi certi di chiusura del cantiere, misure immediate per ridurre i disagi e trasparenza nella comunicazione ai cittadini.
In questo anno di amministrazione Innocenzi più volte abbiamo rappresentato le nostre innumerevoli perplessità su questo progetto che, come noto, prevede sia la riattivazione dei semafori incappucciati che l’installazione di nuovi.
Le nostre richieste di revisione del progetto sono rimaste totalmente inascoltate ma notevoli sono le preoccupazioni rispetto al funzionamento dell’incrocio una volta conclusi i lavori, dato l’ampliamento della rotatoria, le soste irregolari disseminate su tutta l’area e il blocco del traffico già avvenuto in passato con l’installazione dei semafori, da 5 anni ormai coperti da grandi bustoni neri.
I tiburtini meritano rispetto e non possono più subire cantieri abbandonati e silenzi istituzionali. Pretendiamo risposte concrete e responsabilità chiare”.
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