GUIDONIA – Cave con polizze fasulle, il broker patteggia: condannato a 20 mesi

Il 50enne ex assicuratore sarà testimone nel processo agli industriali del travertino

Polizze contraffatte o stipulate con compagnie fallite.

Atti fasulli presentati al Comune di Guidonia Montecelio dagli imprenditori del travertino a garanzia delle autorizzazioni per scavare.

Il Tribunale di Tivoli ha chiuso il primo capitolo della maxi inchiesta sulle fidejussioni false, una vicenda svelata nell’estate del 2020 dal settimanale locale Tiburno (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Il 25 giugno scorso il giudice per l’udienza preliminare Sabina Lencioni ha emesso sentenza di patteggiamento a un anno e 8 mesi di reclusione con pena sospesa e non menzione nei confronti di P. M., un 50enne oramai ex broker di Tivoli e punto di riferimento per molti imprenditori delle cave, agente di compagnie come “Groupama” ed “Elba Assicurazioni”, titolare di “Assigroup 2015 srl” e “Alpha Group”.

Una pena concordata dall’Avvocato Giuseppe Poerio, avvocato dello “Studio Legal Brain” di Guidonia, difensore del broker, con il pubblico ministero Giuseppe Mimmo, il magistrato titolare anche dell’inchiesta parallela che vede indagati 8 imprenditori del settore estrattivo in concorso con l’assicuratore per truffa aggravata, falso materiale in atto pubblico e contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione.

Davanti al giudice del Tribunale di Tivoli il 50enne ha patteggiato la pena dopo aver collaborato alle indagini condotte dagli agenti del Commissariato di Tivoli.

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Il professionista è stato condannato per truffa, danneggiamento fraudolento di beni assicurati, uso abusivo di sigilli e strumenti veri e per sostituzione di persona. In particolare, l’assicuratore da settembre 2016 a novembre 2019 realizzò decine e decine di polizze false a favore della “CM Caucci Mario Itr Spa”, della “Anna Giansanti Srl” e della “G.B. Travertini Marmi Graniti Srl” intestate alle compagnie “Elba Assicurazioni Spa” e “Alpha Group”.

Altre fidejussioni fasulle su carta intestata “Groupama Assicurazioni” vennero realizzate dal broker a favore della “Fratelli Pacifici Spa”, di “Degemar Cave Srl”, “Travertino Conversi Srl” e “Travertini Pirandola Srl”.

Infine, una polizza intestata alla “Euroins” stipulata a favore della “Travertino Morelli F&C Srl”.

Si trattava di veri e propri falsi d’autore, praticamente impossibili da scoprire.

Ad ogni fidejussione falsa era infatti allegata una attestazione altrettanto fasulla, solo apparentemente timbrata e firmata da due notai, uno di Roma e l’altro di Paternò, i quali certificavano che i legali rappresentanti delle compagnie assicurative avevano sottoscritto la polizza alla loro presenza.

Pare che a “scoperchiare” il vaso di Pandora nell’estate 2019 fu la compagnia “Groupama” che, entrata in possesso di una polizza contraffatta stipulata dall’assicuratore di Tivoli ad un imprenditore del travertino, aveva presentato denuncia alla Procura di Roma.

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Alla segnalazione della “Groupama” sono poi seguite le denunce di altri cavatori, come quella presentata a dicembre 2019 dalle sorelle Anna ed Elisabetta Bernardini, titolari della “Giansanti Anna srl”, e come quella formalizzata a giugno da Fabio Di Marco, amministratore della “CM Caucci Mario”.

Ora, a distanza di quasi 5 anni, a febbraio scorso la Procura di Tivoli ha chiuso la maxi inchiesta e ipotizza che il broker abbia agito proprio su commissione degli industriali (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Per questo sono stati notificati gli avvisi di garanzia a 8 imprenditori del travertino, rappresentanti legali delle aziende “Fratelli Pacifici Spa”, “Degemar Cave Srl”, “Travertino Conversi Srl”, “Travertini Pirandola Srl”, “Conversi Anna srl”, “GB Travertini Srl” e “CM Caucci Mario Itr – Industria Travertino Romano Spa”.

In caso di rinvio a giudizio, il broker condannato, sarà il testimone chiave della Procura di Tivoli per inchiodare alle loro responsabilità gli imprenditori dell’oro bianco.

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