Sulla carta è destinato a parco naturale, ma un agronomo ha certificato che in realtà sul terreno non c’è alcuna copertura boschiva, anzi è incolto e privo di vegetazione.
L’area interessata dalla costruzione di nuovi villini a schiera
Così il Comune di Guidonia Montecelio ha dato il via libera alla costruzione di nuovi villini a schiera in cambio di una piazza pubblica nel centro di Setteville Nord, il quartiere residenziale al confine con Roma Capitale.
Lo stabilisce la delibera numero 123 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - varata dalla giunta comunale giovedì 18 settembre.
Uno stralcio della foto aerea
Con l’atto viene approvata la proposta – CLICCA E LEGGI LA PROPOSTA - di diversa dislocazione della cubatura presentata da Stefano Bruno Ruggeri, il 62enne avvocato e imprenditore, amministratore delle società “Agricola Nuovo Galles Srl”, “Agricola Nuova Scozia Srl” e “Agricola Nuova Zelanda Srl”.
Uno stralcio catastale
L’amministrazione comunale dà così mandato al Dirigente all’Urbanistica Paolo Caracciolo di predisporre di tutti gli atti per la conclusione del procedimento di modifica al Piano Particolareggiato “Setteville Nord 2A-2B”, come proposto nel progetto protocollato da “Agricola Nuovo Galles Srl”, “Agricola Nuova Scozia Srl”, “Agricola Nuova Zelanda Srl” e da una quarta società, la “Agricola Monte dell’Oro”.
Lo stralcio del Piano Particolareggiato di Setteville Nord
L’intervento è previsto nel terreno di proprietà di 1377 metri quadrati ubicato in via Anticoli Corrado angolo via Pisoniano, zona centralissima di Setteville Nord nelle immediate vicinanze di negozi, supermercati, farmacia e altre attività commerciali del quartiere.
Le 4 società prevedono la costruzione del classico villino su due o tre livelli all’interno di un corpo di fabbrica tri o quadrifamiliare, soluzione architettonica che caratterizza il quartiere. Tuttavia si tratta di un’area che attualmente è a formale destinazione G2, ossia parco naturale, preferita dall’avvocato e imprenditore Stefano Bruno Ruggeri perché più centrale rispetto a quella in cui era originariamente autorizzato a costruire.
La “Agricola Nuova Zelanda Srl” è infatti proprietaria di alcuni terreni edificabili siti lungo Via Arcinazzo Romano con una superficie totale territoriale di 2.379 metri quadrati ed una superficie fondiaria di 1.377 metri quadrati.
Ma si tratta di terreni che, seppur in zona B4 (edificazione di tipo residenziale), ricadono nella fascia di rispetto del grande elettrodotto gestito da Terna che percorre e sovrasta via Arcinazzo.
Di qui, la proposta di dislocare le cubature su altri terreni di proprietà in via Pisoniano, ma aventi invece destinazione a servizi pubblici (G2).
Sopra e sotto, alcune immagini allegata alla relazione dell’agronomo Marco Andrianelli
La giunta comunale ha condiviso la proposta innanzitutto – si legge nella delibera – perché la dislocazione non comporta nessun aumento di cubatura e perché tutte le aree di via Pisoniano non sono interessate da vincoli di tipo paesaggistico o archeologico derivanti dal Piano Territoriale Paesaggistico Regionale.
Sempre nella delibera vengono fugati i dubbi sullo spostamento della cubatura in zona G2 attraverso una relazione – CLICCA E LEGGI LA RELAZIONE - firmata lo scorso 24 luglio dal Dottor Forestale Marco Andrianelli.
Il professionista ha infatti certificato di essere stato incaricato dalla società “Gfg Srl” e di aver effettuato un sopralluogo nel terreno ubicato tra via Pisoniano e via Anticoli Corrado il 20 marzo 2022: tre anni e mezzo fa l’agronomo ha così accertato che le aree non hanno caratteristiche di tipo naturalistico, nessuna copertura boschiva e per lo più risultano incolte e prive di vegetazione.
La proposta di Stefano Bruno Ruggeri – dal 62enne definita “vantaggiosa per il Comune” – contiene inoltre la richiesta di realizzare, su un’area adiacente a quella dei villini, un parcheggio privato interrato destinato al rimessaggio delle auto dei residenti di circa mille metri quadrati che – a detta dell’imprenditore – consentirebbe di alleviare la cronica mancanza di spazi per la sosta delle auto.
In cambio il proprietario dei terreni si impegnerebbe a cedere la proprietà del solaio di copertura dei box auto al Comune per destinarlo ad un uso pubblico.
“Il Comune – si legge nella proposta di Stefano Bruno Ruggeri – potrebbe ivi realizzare una piazza con panchine e di cui l’intero quartiere è privo, ove i cittadini possono incontrarsi e vivere finalmente il senso di collettività e partecipazione”.