NAZZANO - Addio a Paolo Sottocorona, storico meteorologo Rai e La7

Ha vissuto a Capena e lavorato all’aeroporto di Guidonia

Per oltre trent’anni ha raccontato agli italiani il meteo con voce calma e sguardo limpido, con stile pacato e rigoroso.

Si è spento ieri, mercoledì 8 ottobre, a Firenze Paolo Sottocorona, storico meteorologo italiano e volto amatissimo del piccolo schermo, residente a Nazzano.

Aveva 77 anni e nell’ultimo ventennio ha collaborato con La7 che lo ha ricordato come “apprezzato soprattutto per le sue analisi equilibrate e il garbo con il quale era capace di entrare nella quotidianità degli spettatori”.

Nato a Firenze, dopo gli studi classici e 4 anni di Ingegneria, nel 1972 Paolo Sottocorona era entrato come ufficiale nel Servizio meteorologico dell’Aeronautica militare e si era stabilito a Capena.

Trasferitosi a Nazzano, fino al 1986 era stato addetto dell’Ufficio meteorologico dell’aeroporto militare “Alfredo Barbieri” di Guidonia, poi al Centro nazionale di meteorologia.

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All’epoca ideò una rubrica delle previsioni meteo per la trasmissione Rai1 “Unomattina” e successivamente programma “Tappeto volante” su Telemontecarlo.

Tra il 1996 e il 1998 fu autore di una rubrica di divulgazione meteorologica per ‘Geo & Geo’ su RaiTre.

Nel 1999 tornò a Telemontecarlo come conduttore de “La posta del meteo” e di “Sotto questo sole”.

Dal 2002 collaborava con La7, divenendo uno dei volti noti con le sue rubriche meteo nei vari programmi della rete.

Ieri l’annuncio della sua scomparsa è stato dato da Enrico Mentana sul suo profilo Instagram: “Un nostro lutto, grave: se ne è andato Paolo Sottocorona”.

“Tutta La7 si stringe alla famiglia e agli amici di Paolo. Mancherai a tutti. Ciao”, ha scritto su «X» il direttore di La7, Andrea Salerno.

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Paolo Sottocorona è stato ricordato anche sulla pagine Facebook istituzionale della Riserva Naturale Nazzano Tevere-Farfa.

“Paolo viveva a Nazzano – si legge nel post – ed era anche un grandissimo frequentatore della Riserva, che amava profondamente. Il suo sguardo attento e rispettoso verso la natura si rifletteva nel modo in cui parlava del clima, sempre con equilibrio e sensibilità.

Grazie Paolo, per tutto quello che ci hai insegnato”.

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