Marcello Ciabatti alla conquista dell’America. Il prossimo 2 aprile l’artista mentanese partirà alla volta di New York per partecipare ancora una volta all’ArtExpo dove per la prima volta terrà una mostra personale.
“Mentre nelle passate edizioni ho esposto insieme ad altri pittori, stavolta avrò uno spazio tutto mio – spiega Ciabatti, che porterà a New York circa venti quadri – la novità di quest’anno, inoltre, sarà che stamperemo delle copie su tela con variazione di colore dei miei quadri. Questo per dare la possibilità ad alberghi o altre attività che ne volessero comprare un numero elevato della stessa serie”.
Negli ultimi anni Ciabatti ha tralasciato il lavoro nelle televisioni locali ed è tornato al suo primo amore: la pittura. Cresciuto all’accademia d’arte di Perugia con il professore Gerardo Dottori caposcuola della corrente futurista, ha proseguito sulle orme del maestro sullo stile post-futurista dell’aeropittura. Attualmente è seguito dal manager Ercole Centi della Tecnomedia che ha aperto un ufficio anche a New York proprio per promuovere il brand Ciabatti in America, dove sembra già apprezzato. Da tempo l’artista dipinge quadri ispirati alla città americana con simboli come i grattacieli, le bandiere a stelle e strisce, le vele.
“Per me questa è una seconda giovinezza – spiega Ciabatti – sono felice di raccogliere tutti questi consensi. Il mio unico cruccio è quello di non riuscire a fare più qualcosa a Mentana, ma non per colpa mia. Avevemo proposto di ripresentare il premio Nomentum con grandi personalità, ma non sono stato messo in condizione di organizzarlo. Sono stato qualche anno a Monterotondo e il sindaco è venuto a numerose mie iniziative, sono tornato a Mentana e nessuno dell’amministrazione è mai venuto a visitare la Galleria. E’ proprio vero che nessuno è profeta in patria”.
