L’incendio scoppiato nel tardo pomeriggio di lunedì 29 giugno ha distrutto una quindicina di ulivi, ma l’aspetto più preoccupante è stato senza dubbio il ritrovamento dei pannelli di eternit. I primi ad intervenire sono stati i volontari della Valle Aniene Associati dopo aver visto la colonna di fumo dal sistema di videosorveglianza, poi la sala operativa ha attivato anche il Gruppo Operativo Soccorso e l’Avrst. Sul posto anche i vigili del fuoco.
“Abbiamo rimosso le lamiere e dovuto aspettare che si raffreddassero le lastre di amianto, è materiale pericoloso quindi siamo stati molto attenti a muoverci attorno a quelle accatastate durante le operazioni di spegnimento dell’incendio – spiega Fabrizio Di Giò, coordinatore del Gos di Tivoli -. Una volta fatta la segnalazione per la presenza di materiale pericoloso dovrà essere eseguita la bonifica”.
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Il Dipartimento operativo dell’Aniene e Sabina dell’ Osservatorio nazionale amianto ha annunciato che provvederà a presentare alla Procura della Repubblica di Tivoli una querela per disastro ambientale contro ignoti.
“Invitiamo tutti i sindaci – comunicano dall’organizzazione – ad istituire un fondo per le bonifiche in favore dei privati, i quali visti gli alti costi di smaltimento non riescono a far fronte a tale spesa e si liberano dell’amianto in questo modo criminale”.
