“In questo romanzo ci sono i nostri tempi beffardi e depressi, dove lavorare è un lusso. Inoltre cè una ragazza scomparsa nel nulla, cè la Roma delle ricche signore, la provincia del degrado mascherato da benessere, ci sono alcuni cani, qualche brindisi e delle lettere scritte a mano. E soprattutto cè la storia di una grande amicizia”: recita così la bandella del libro di Alekos, classe 83 e origini siciliane, che, superati i trentanni, ha deciso di mettere nero su bianco tutta la sua rabbia verso un sistema che non crea opportunità, ma soprattutto verso una generazione che subisce in silenzio. Una società, secondo lui, che vive un degrado di tipo urbano appena varcata la soglia della periferia, visibile nelle strade dissestate o nei palazzoni gialli e malandati, ma al tempo stesso anche uno di tipo epocale proprio al centro della città, dove un bar elegante o una palazzina restaurata, non compensano di certo lassenza totale di attività culturali.
Una società che vedrà la sua condanna nella rassegnazione, nellabitudine a un male che non si combatte, di cui non si può o non si vuole essere consapevoli. “La favola cè – svela – ed è Chiara, ma non posso proprio dirvi perché. Per saperlo dovrete leggere il libro”.
Il romanzo, che ha per protagonisti due personaggi agli antipodi, Max e Paolo, racconta due approcci differenti alla vita nella comune sventura però di dover affrontare la crisi, economica e intellettuale, che attraversa oggi il nostro Paese.
Intrecci interessanti, ironia e un mistero da svelare, in unopera che vuole essere solo un punto di partenza. Sì, perché oggi Alekos, giovane promessa della narrativa italiana, lavora come commesso per un famoso marchio di abbigliamento sportivo. Vorrebbe vivere della sua passione, la scrittura, ma è consapevole che, almeno in Italia, non è così semplice. Alla domanda che cosa farai in futuro? risponde: “Questo è un quesito che mi mette davvero in crisi, perché a oggi proprio non lo so. Lunica certezza che ho, è che non smetterò di scrivere, senza alcun dubbio”.
Il 31 ottobre la presentazione di “Roma Caput Zombie”
Il prossimo incontro di Librinfestival si terrà il 31 ottobre alle ore 19, presso Tsopela, in via G. Oberdan 12 a Monterotondo, per la presentazione del libro “Roma Caput Zombie” di Marco Roncaccia. In occasione di Halloween sarà presente la truccatrice Aza Ozba che realizzerà Horror Face-painting a chiunque vorrà trasformarsi in una “creatura del male”, almeno per una sera.
Rara Piol