La Fondazione – la cui sede principale è a Mentana e garantisce 22 mila visite all’anno – è una onlus e da 30 anni svolge infatti prevalentemente attività di prevenzione e di diagnosi precoce in campo oncologico ed una connessa attività di studio e di ricerca, grazie alla collaborazione con la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi de L’Aquila.
Il progetto
Finanziata con un milione e 200 mila euro grazie ad un lascito della cosiddetta Legge Mancia garantito dall’ex senatore Angelo Maria Cicolani e progettata dal giovane ingegnere Daniele Umana – figlio di Maurizio – la sede della “Carlo Ferri” sarà una struttura ampia, oltre 1200 metriquadri, molto luminosa e con vari spazi polifunzionali.
I cittadini che si rivolgono alla “Carlo Ferri” per un esame specialistico contribuiscono con un’offerta volontaria, mentre i medici divisi in specialità ricevono un rimborso spese. In un momento in cui le liste di attesa della sanità pubblica si allungano all’infinito, la quantità di utenti gestita dalla “Carlo Ferri” appare fondamentale.
All’interno della nuova sede verranno collocati strumenti diagnostici di ultima generazione: tac, risonanza magnetica, eco doppler, strumenti per gli esami cardiologici, holter e così via. Il cittadino che prenota un esame può contare sullo specialista competente.
L’obiettivo principale della Fondazione che porta il nome di Carlo Ferri è quello di diventare non solo un punto di riferimento per la salute dei cittadini dell’area sabina, eretina e tiberina, ma soprattutto quello di divenire nel tempo un patrimonio collettivo della popolazione dei comuni del comprensorio.
Entrare nella Fondazione anche attraverso un contributo praticamente simbolico, come ha spiegato infatti il presidente Ilario Moscatelli, significa non solo iniziare a prendersi cura della propria salute ma anche entrare a far parte di un progetto collettivo che non ha scopo di lucro ma un grande valore per tutta la comunità.
