I poliziotti ieri sera, lunedì 22 febbraio, transitando su via di Torrenova, si sono accorti dei segni evidenti di un tentativo di furto ai danni di un bar e sono intervenuti. Notando la saracinesca del locale tagliata e aperta, sono scesi dall’auto e sono entrati per verificare se i ladri fossero ancora all’interno del locale. Accertato il furto di una macchinetta mangiasoldi, gli agenti si sono insospettiti quando hanno sentito un forte odore acre, tipico di alcune specie di sostanza stupefacente.
Approfondito il controllo, gli investigatori hanno aperto la porta di un magazzino del bar e rinvenuto i due chili di erba e fumo. Perquisiti anche gli altri ambienti del locale, i poliziotti hanno recuperato altre 71 confezioni di droga già pronte per essere smerciate, contenenti cocaina, per un peso complessivo di 47 grammi. A quel punto, gli investigatori del Casilino, diretti da Luca Mangino, hanno continuato l’accertamento e rintracciato il proprietario del bar. Identificato per A.Z. di 26 anni, lo hanno identificato e sottoposto a perquisizione domiciliare trovando solo materiale per il confezionamento dello stupefacente, sebbene lo stesso avesse già dichiarato agli agenti che tutto il materiale sequestrato nel bar era di sua proprietà.
La perquisizione, estesa anche all’abitazione di un dipendente dell’esercizio commerciale, A.C., di anni 30, che svolge mansioni di barista, ha consentito invece di recuperare un chilo e 200 grammi di cocaina, suddivisa in panetti e 1260 euro in contanti.
Arrestati, i due sono stati messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Dovranno rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
