Violenza donne, Cinquantenne di Monterotondo finito ai domiciliari per messaggi ”d’amore”

Lo riporta la misura cautelare sollecitata dalla procura di Tivoli

Messaggi per riconquistare l’ex moglie, nonostante il divieto di avvicinamento con qualsiasi mezzo disposto dal giudice. E’ questo il motivo che lo scorso venerdì ha portato agli arresti domiciliari un cinquantenne di Monterotondo accusato di maltrattamenti in famiglia. L’uomo era stato sottoposto al divieto di avvicinamento nel luglio scorso. A distanza di mesi, però, aveva ripreso a scrivere alla ex moglie, ora assistita in una casa famiglia. I messaggi di Instagram e WhatsApp, però, sono stati comunque interpretati dal giudice come una intrusione. “Giova osservare che, sebbene il tenore dei messaggi non sia apparentemente allarmante, consistendo gli stessi in esplicite dichiarazioni d’amore nei confronti della compagna ed insistenti richieste di perdono”, riporta la misura cautelare, “si tratta comunque di condotte intrusive poste in essere contro la volontà espressa della persona offesa e dunque con la volontà dell’uomo di continuare a imporre la sua presenza nella vita della donna, oltre che in violazione delle prescrizioni del giudice”. Da qui l’arresto eseguito dai carabinieri della compagnia di Monterotondo.

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LA TESTIMONIANZA

“Non contesto la legge che comunque ha violato”, ha commentato il fratello dell’uomo sottoposto ai domiciliari, “ma mi auguro che mio fratello possa riprendere al più presto il percorso intrapreso anche con l’aiuto degli assistenti sociali. L’aggravamento della misura cautelare che lo ha portato a stare in stato di arresto a casa era scattato per messaggi scambiati allo scopo di riallacciare il rapporto familiare. Non c’è mai stata minaccia o tentativo di avvicinamento fisico. Ripeto, anche se non lo avrebbe dovuto fare”. Oggi la donna sarà sentita al Palazzo di giustizia di Tivoli.

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