TIVOLI – “Estraba Spa” riattiva una cava di travertino al Barco

L’azienda potrà ritombare con fanghi e scarti del cosiddetto “oro bianco”

Il Comune di Tivoli ha autorizzato per 5 anni una nuova cava nell’area industriale del Barco, a Tivoli Terme. Lo stabilisce la determina numero 715 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA - firmata giovedì 13 marzo dal dirigente all’Ambiente Matteo Neri.

Con l’atto viene autorizzata la “Società industria estrazione travertino cave antiche del barco – Estraba Spa” all’esercizio dell’attività di coltivazione della cava denominata Barco 2 su un terreno con una superficie pari a 70.680 metri quadrati di proprietà della “Sirtis Ag” concesso in locazione.

L’area di scavo è pari a 63.460 metri quadrati, la quota media del piano campagna è di circa 42 metri sul livello del mare e la quota di fondo scavo è di 20 metri.

Dalla determina emerge che la prima richiesta di autorizzazione all’attività estrattiva sull’area sita in Agro di Tivoli risale al 15 giugno 2005 e fu firmata dall’imprenditore Mario Caucci, in qualità di procuratore speciale della “Sirtis Ag”. Si tratta dunque della prosecuzione di un’attività estrattiva, che ha il parere favorevole della Regione Lazio oltre che del Ministero della cultura, Direzione generale, belle arti e paesaggio, Sovraintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’Area metropolitana di Roma e per la Provincia di Rieti.

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La stessa Regione Lazio ha disposto l’esclusione del progetto dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.

La Regione ha inoltre autorizzato la “Estraba S.p.A.” a reperire terre e rocce da scavo dall’esterno del sito di cava, in quanto il volume a disposizione per il recupero ambientale risulta inferiore a quanto stimato nel progetto.

In poche parole, l’azienda potrà ritombare i vuoti e le volumetrie prodotti dall’attività estrattiva di sfruttamento delle cave utilizzando marmettola e pezzame, scarti della lavorazione del travertino considerati rifiuti fino a due anni e mezzo fa.

Con la Legge numero 19 del 23 novembre 2022 comma 125CLICCA E SCARICA LA LEGGE – la Regione Lazio ha infatti ammesso la possibilità di utilizzare marmettola e pezzame per il ritombamento (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

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A tal proposito il 5 dicembre 2024 “Estraba S.p.A.” ha presentato al comune di Tivoli il piano gestione rifiuti nonché le analisi di laboratorio dei fanghi di segagione “Marmettola” e dai risultati delle analisi risultano livelli di contaminazione accettabili ai fini dell’utilizzo di questo rifiuto da estrazione per colmare i vuoti prodotti dall’escavazione.

L’11 dicembre 2024 il Comune di Tivoli e la “Estraba S.p.A.” hanno stipulato la Convenzione e a garanzia del recupero ambientale la ditta ha costituito a favore dell’Ente polizza fideiussoria biennale emessa dalla “ABC Insurance S.A.” con sede a Bucarest per un importo a garanzia di un milione 225.741 euro e 89 centesimi come valutato con computo metrico dell’ingegner Nicola Martino.

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