Si sta per concludere il nuovo progetto iniziato nell’anno scolastico 2024/2025 dalla classe quarta A del Liceo scientifico “Lazzaro Spallanzani” di Tivoli.
Si tratta di un Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) di cittadinanza attiva ed “economia ragionata” proposto agli alunni dall’associazione IntotheLABel che culminerà il prossimo 15 maggio al supermercato con un sondaggio tra i clienti per valutare se fanno la spesa in maniera consapevole o meno.
PCTO: “Cittadinanza attiva e democrazia economica” al Liceo Scientifico Spallanzani
Il Liceo Scientifico Spallanzani ha scelto di aderire al PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) “Cittadinanza attiva e democrazia economica” proposto dalla Scuola di Economia Civile.
Questa iniziativa, arrivata nel Lazio soltanto una volta alcuni anni fa, si rivolge agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e si pone l’obiettivo di sviluppare negli studenti dello Spallanzani, di preciso per gli alunni della quarta A, la consapevolezza di appartenere a una comunità civile e di comprendere il valore delle loro scelte quotidiane.
IntotheLABel: un laboratorio di cittadinanza economica per i giovani dello Spallanzani
Il cuore del percorso è il laboratorio IntotheLABel, definito come “un’azione collettiva di consumo responsabile e un esercizio di democrazia economica”.
Il percorso formativo, della durata complessiva di 30 ore, si articola in diverse fasi, tra cui seminari online, laboratori in classe dedicati alla preparazione della “giornata elettorale”, lo svolgimento della simulazione elettorale stessa, la successiva valutazione dei dati raccolti e una visita conclusiva alla Scuola di Economia Civile.
Gli studenti della quarta A saranno protagonisti di un esperimento di democrazia economica e cittadinanza attiva, in collaborazione con la comunità locale.
In questo contesto, impareranno a valutare i prodotti alimentari non solo in base a prezzo e qualità, ma anche al loro valore sociale (filiera, impatto ambientale, rapporti con i fornitori, condizioni di lavoro).
La “giornata elettorale”: gli studenti dello Spallanzani “votano” al supermercato
Il laboratorio culminerà in una “giornata elettorale” simulata in un supermercato del territorio.
I prodotti saranno presentati come “candidati” da votare attraverso l’acquisto, sulla base delle informazioni raccolte e presentate dagli studenti dello Spallanzani.
La simulazione includerà un “comizio elettorale”, dove gli studenti dello Spallanzani sosterranno o criticheranno i singoli prodotti. I cittadini saranno invitati a partecipare alla consultazione, fornendo loro materiale informativo e schede elettorali.
L’esperimento si concluderà con l’analisi delle scelte di consumo dei partecipanti.
A cosa serve questo progetto ai fini della formazione dei ragazzi?
Innanzitutto, mira a favorire una maggiore consapevolizzazione, avvicinando i ragazzi alla complessità che si cela dietro ogni prodotto e riducendo così il divario tra il consumatore e le scelte aziendali. In secondo luogo, si propone di stimolare la partecipazione attiva, presentando i prodotti come “candidati” in una sorta di consultazione pubblica, per incoraggiare scelte di consumo più informate e consapevoli.
Infine, l’iniziativa intende dimostrare il potere di mobilitazione delle scelte di consumo, evidenziando come orientarsi verso prodotti “buoni” possa effettivamente influenzare le strategie delle aziende.
Il professor Massimiliano Iannilli ed Enrico D’Angeli, studente della quarta A del Liceo Spallanzani di Tivoli
Per capire meglio il punto di vista dei ragazzi e dei docenti circa questo progetto, abbiamo parlato con il professore Massimiliano Iannilli, insegnante di Religione di 61 anni che si è impegnato nell’organizzazione del PCTO, e con Enrico D’Angeli, studente della quarta A di 17 anni che ha parlato a nome di tutta la classe.
Che cos’è la scuola di “economia civile”? Come avete organizzato il vostro studio per arrivare alla conclusione di questo PCTO?
Massimiliano ed Enrico: “Stiamo parlando della scuola di economia civile, che nasce in Italia nel 1750 circa, grazie a un frate Antonio Genovesi ed è ripreso ultimamente da grandissimi economisti italiani, professori della squadra di Zamagni, Becchetti, Gino Bruni, che stanno cercando di riprendere questo tipo di cultura.
Ovvero un’ideologia di pensiero che va per il bene comune di tutti i cittadini, e che, a livello nazionale e internazionale, propone una concezione diversa di economia, cosmopolita e rispettosa dell’essere umano.
La speranza di questa scuola è, quindi, promuovere tutto ciò che è un’economia che va a favore della dignità della persona e che valorizza le caratteristiche personali.
Per prepararci al meglio a fronteggiare questi temi, abbiamo cominciato a fare delle lezioni, sia di educazione civica che di conoscenza di questo tipo di economia, attraverso delle ore dedicate da parte di alcuni docenti o di esperti che vengono da fuori il Consiglio di Istituto.
Nello stesso tempo, come conclusione di questo nostro percorso, facciamo una cosa pratica, una delle prime attività a questo tema che si fa nel nostro territorio: una giornata di risparmio alla spesa consapevole”.
Come si svolgerà il sondaggio finale?
Massimiliano ed Enrico: “Andremo al supermercato Dem di Villa Adriana il 15 maggio, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, con tutti i ragazzi di questa classe, e proporremo alle persone di fare una spesa in modo consapevole, cioè chiederemo di capire il prodotto che stanno comprando, da dove viene, quale è la filiera che lo produce, come vengono impiegati i dipendenti per raggiungere l’obiettivo della vendita di quel prodotto, se il prodotto è veramente conveniente e se è fatto con materiale scadente oppure se ha un valore.
Alla fine confronteremo diversi prodotti, in relazione con il prezzo rispetto a quanto viene pagato quel prodotto, e, in conseguenza di questo, in quella giornata la gente sarà chiamata a votare, con una “scheda elettorale”, una serie di prodotti che noi abbiamo scelto, e dalle loro risposte proveremo a determinare dei dati, che mostreranno come ci si comporta nel momento della scelta che, si spera, essere “consapevole””.
Cosa vi aspettate da questo sondaggio?
Massimiliano ed Enrico: “Dall’esercizio delle altre esperienze di questo tipo fatte in passato, per esempio nel centro Italia, sappiamo che la gente non fa la spesa in modo consapevole: o pensa solo al risparmio e non pensa alla qualità, oppure pensa solo alla qualità e non pensa al risparmio.
Questo è un modo per informare di più le persone, poiché, è vero, a livello di comunicazione i mass media stanno facendo qualcosa, però solo le attività concrete di questo genere, riescono a far capire quanto sia importante, ad esempio, una filiera ragionata a chilometro zero, o una filiera senza emissioni di CO2 o cose di questo genere.
Noi speriamo di rendere consapevole il più possibile le persone del fatto che c’è un diverso modo di fare spese, di comprare e di acquistare, che non è solo quella di risparmio e basta, ma è il risparmio ragionato”.
Quanto è importante la scuola in tematiche come questa?
Massimiliano ed Enrico: “Pensiamo che sia molto importante e utile, perché in un futuro la scelta che faranno i ragazzi di questa classe sarà più ragionata di quella di qualcuno che non ha mai avuto esperienza del genere.
Piuttosto che un’educazione civica sterile che riguarda sempre le stesse cose, è importante diversificare e toccare anche argomenti come questi, che sono molto attuali e molto importanti.
Il canale della scuola, secondo noi, è il canale principale perché deve diventare un fatto culturale di ragionare, pensare in idee diverse di economia e le generazioni future sono quelle che potranno entrare in quest’ottica.
Quindi per noi diventa fondamentale fare questo e non limitarci solamente, per esempio, all’educazione civica a temi che riguardano problematiche sì importanti, ma che rischiano di essere ripetitive e poco educative”.
(Matteo Somma)