Stagione invernale ormai alle porte per la stazione sciistica di Monte Livata, (1.350 metri di altitudine), conosciuta come “montagna della Capitale” per la sua vicinanza con Roma: un’ora di auto.
La neve, comparsa già nei giorni scorsi, riporterà gli amanti dello sci sulla Pista Tricolore di fondo di Campo dell’Osso, nell’area riservata allo snow – board e , se i programmi per l’installazione della seggiovia quadriposto saranno rispettati, pure sulle piste di discesa di Monna dell’Orso. C’è, insomma, da essere piuttosto ottimisti sul richiamo che eserciterà il comprensorio di Monte Livata, dando una buona mano agli operatori turistici e commerciali locali, rimasti legati alla “loro” montagna anche in periodi non incoraggianti.
Ma quando è nata Livata come “montagna della Capitale” ? Le cronache hanno fissato il giorno dell’evento al 2 settembre del 1956,quando cioè lo svolgimento della prima Festa Nazionale della Montagna significò pure l’inizio dell’attività turistico – sportiva della località e per l’Amministrazione comunale, guidata dall’allora sindaco Alberto Scarpellini, il coronamento di un sogno. Questo perché poco più di un anno di impegnativi lavori,sostenuti finanziariamente dal ministero dell’Agricoltura e coordinati dal Corpo Forestale dello Stato,avevano reso possibile la realizzazione dei circa 12 chilometri della strada Subiaco – Monte Livata. E non ci volle molto tempo perché Roma ed altre zone del Lazio conoscessero le caratteristiche ambientali e le suggestioni invernali di Monte Livata, diventando così migliaia le presenze registrate specialmente nei fine settimana d’inverno.
Insomma, “un paese bianco” Monte Livata, cui l’esperienza di quasi 60 anni di attività ne ha permesso lo sviluppo,forte delle sue bellezze naturali e di quei campi di sci, che ne costituiscono il biglietto da visita.
Fabrizio Lollobrigida
