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Il Pnrr deve correre per realizzare progetti e riforme

Sono 51 gli obiettivi da raggiungere entro il 31 dicembre 2021, pena la perdita delle risorse arrivate (e in arrivo) da Bruxelles

Per il Pnrr, piano nazionale di ripresa e resilienza, anche detto Italia Domani o Next Generation Eu, il Governo deve sbrigarsi a realizzare i 51 target, tra 27 riforme e 24 investimenti, per utilizzare le risorse arrivate da Bruxelles, in particolare la prima tranche che risale ad agosto, cioè 24,9 miliardi di euro, il 13% dei 191,5 miliardi a disposizione dell’Italia, andati a sostituire finanziamenti già messi in campo nel Bilancio dello Stato.

Delle 51 misure sono stati già raggiunti 13 obiettivi e tra gli investimenti, ne risultano definiti già 5 al momento. Per tutti i restanti sono state già avviate le procedure di realizzazione. Tra l’altro sono messi in movimento 1, 6 miliardi per finanziare il programma Transizione 4.0, ovvero i crediti d’imposta sugli investimenti delle imprese in tecnologie digitali, innovazione e formazione, e 1,7 miliardi sono andati al fondo Simest (Gruppo di Cassa depositi e prestiti) per internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, altrettanti hanno coperto le spese già effettuate per la Rete Ferroviaria Italiana (Rfi).

Le linee guida europee impongono che dei quasi 25 miliardi, ne vengano spesi almeno 15,7 entro il prossimo dicembre.

 

 

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