Sessista e offensiva. E’ bollata così la vignetta pubblicata oggi, giovedì 20 aprile, sulla prima pagina del Fatto Quotidiano.
Natangelo ha disegnato un uomo di colore a letto con Arianna Meloni, moglie del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e sorella del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
La vignetta dovrebbe rappresentare una polemica/provocazione nei confronti delle dichiarazioni rilasciate da Giorgia Meloni e da Francesco Lollobrigida alla fiera di Rho sul “meno migranti, più figli per evitare la sostituzione etnica” (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Diversi rappresentanti di gruppi parlamentari, tra cui Augusta Montaruli di Fdi e Federico Fornaro del Pd, hanno condannato nell’Aula della Camera la vignetta del Fatto quotidiano.
“Quella ritratta nella vignetta è Arianna – ha scritto Giorgia Meloni sulla sua pagina Facebook istituzionale – Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella.
Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un Governo considerato nemico.
E il silenzio assordante su una cosa del genere, da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale, dimostra plasticamente la malafede della quale siamo circondati.
Ma se qualcuno pensa di fermarci così, sbaglia di grosso. Più sono circondata da questa ferocia, più sono convinta di dover fare bene il mio lavoro.
Con amore.
La cattiveria senza limiti la lasciamo agli autoproclamatisi “buoni””.
Sul caso è intervenuta anche Debora Serracchiani, deputata e responsabile Giustizia del Pd.
“Sessista e offensiva. Ecco cos’è la vignetta del Fatto. C’è poco da dire. Ad Arianna Meloni e alla sua famiglia la mia solidarietà”, ha detto la democrat.
Dello stesso parere la senatrice Simona Malpezzi, anche lei del Pd.
“La vignetta contro Arianna Meloni trasuda sessismo e volgarità. Questa non è satira. Sono anni luce lontana dalle sue idee ma le esprimo tutta la mia solidarietà perché il rispetto delle donne e della loro dignità è un fatto politico che ci riguarda tutti”.
