MONTECELIO – Per la festa patronale weekend speciale al museo Lanciani

Weekend culturale al Museo Lanciani: tra antichi reperti, racconti e poesia. Visite guidate a offerta libera

In occasione della Festa Patronale di Maria Santissima Immacolata, Montecelio si prepara a vivere un fine settimana all’insegna della cultura e della memoria storica. Il Museo Civico Archeologico “Rodolfo Lanciani”, situato nel cuore del borgo antico, aprirà le sue porte sabato 30 e domenica 31 agosto, proponendo un programma speciale tra visite guidate e approfondimenti culturali.

Sabato pomeriggio, dalle 16:00 alle 20:00, sarà possibile visitare le sale espositive, mentre alle 17:00 è prevista una visita guidata con offerta libera, un’occasione per scoprire o riscoprire le meraviglie custodite nel museo.

Domenica, doppia apertura: al mattino dalle 9:00 alle 13:00 e nel pomeriggio dalle 16:00 alle 20:00. Alle 18:00, oltre a una nuova visita guidata, si terrà anche una conferenza dello studioso Stefano Fruncillo dal titolo “L’aeroporto di Montecelio: un’opera incompiuta”, a cui seguiranno le letture poetiche di Don Celestino Piccolini, curate da Sergio Fedeli.

La storia del Museo

Il museo, ospitato nell’elegante ex convento settecentesco di San Michele Arcangelo, è un luogo che unisce bellezza architettonica e contenuti scientifici. Inaugurato nel 2012, e intitolato al celebre archeologo Rodolfo Lanciani, originario di queste terre, racconta attraverso i suoi reperti la storia antichissima del territorio, da Corniculum — l’antico nome di Montecelio — fino alla romanizzazione e oltre.

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Collezioni su due piani

Le collezioni permanenti coprono un arco cronologico che va dalla preistoria all’età medievale, passando per il ricco periodo romano. Si possono ammirare reperti protostorici, ceramiche, utensili in selce, sculture provenienti da ville imperiali disseminate lungo la via Tiburtina, come l’“Ercole fanciullo” o la raffinata statua di Dioniso.

Non manca una sezione numismatica, un’area lapidaria e una mostra dedicata ai riti funerari romani con corredi recentemente ritrovati nel territorio.

Fiore all’occhiello del museo è il celebre gruppo scultoreo della Triade Capitolina – Giove, Giunone e Minerva – recuperato nel 1994 dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e più volte esposto anche all’estero.

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Di particolare impatto anche il busto dell’imperatore Settimio Severo, la statua della Musa Clio e soprattutto il maestoso sarcofago con galatomachia, databile al II secolo d.C., prestito del Museo Nazionale Romano, che mostra una scena di battaglia tra Galli e Greci scolpita con intensità quasi cinematografica.

Il mosaico del Ratto di Europa

Da vedere anche il mosaico del Ratto di Europa, uno dei reperti più importanti. Questo mosaico, ritrovato nel 1972, a Villalba, rappresenta uno dei reperti più significativi del museo ed è stato oggetto di eventi e visite guidate speciali che ne sottolineano l’importanza archeologica e mitologica. Una tarda ricorda la proprietaria del fondo che l’ha segnalato, Addolarata di Francesco.

Il Museo Lanciani, nato dall’originario Antiquarium Don Celestino Piccolini, è oggi un punto di riferimento per il territorio, in continua crescita.

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