MONTEROTONDO piange l’operaio Daniele Cucchiaro, morto sul lavoro nel cuore di Roma

Aveva 47 anni e per gli amici era semplicemente "Easy"

Un grave incidente sul lavoro ha scosso la comunità di Monterotondo: Daniele Cucchiaro, 47 anni, residente nella cittadina, ha perso la vita nel pomeriggio di ieri mentre era impegnato in attività di smontaggio sulla banchina del Tevere, all’altezza di piazza Trilussa, nel cuore di Roma. L’operaio era molto conosciuto in città. Aveva studiato al Tecnico Cardano, era conosciuto con il soprannome “Easy” ed era appassionato di Soft Air, uno sport di squadra basato sulla simulazione di azioni militari e prevede l’uso di equipaggiamento e anche veicoli simili o identici a quelli usati dagli eserciti di tutto il mondo.

L’uomo, dipendente della ditta Romana Car, stava lavorando alla rimozione degli stand di una manifestazione appena conclusa, quando è stato travolto da un muletto in fase di carico su un camion. Secondo le prime ricostruzioni, Cucchiaro non sarebbe riuscito ad allontanarsi in tempo, rimanendo schiacciato dal mezzo. L’impatto è stato violento e purtroppo fatale: i soccorritori, giunti sul posto dopo l’allarme lanciato da una passante, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Pensionata italiana vince 50 mila euro al “10eLotto”

Il corpo dell’operaio è rimasto per diverse ore sul luogo dell’incidente, in attesa dell’arrivo del magistrato e del medico legale. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia di Stato, la Scientifica e i Vigili del Fuoco, che hanno messo in sicurezza l’area. Le indagini sono in corso per chiarire le dinamiche dell’accaduto e verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro.

La morte di Cucchiaro ha suscitato profonda commozione a Monterotondo, dove era conosciuto e stimato. La sua scomparsa si aggiunge a un bilancio drammatico: è la quarta vittima sul lavoro registrata in Italia nella stessa giornata.

“Non sappiamo ancora la dinamica dei fatti e le condizioni in cui lavorava la persona; saranno gli organi ispettivi a fare luce, ma ciò che è chiaro è l’assenza di umanità – ha dichiarato Natale Di Cola, segretario della Cgil Roma e Lazio –. A pochi metri dal luogo dell’incidente, vanno avanti senza sosta i lavori di rimozione delle strutture di Tevere Estate, un importante evento culturale patrocinato sia dal Comune di Roma che dalla Regione Lazio, a cui chiediamo d’intervenire immediatamente per fare chiarezza. Questo è il quarto incidente mortale di questa giornata nel nostro Paese. Davanti questa strage, governo e imprese non possono restare inerti. Continuiamo a mobilitarci per fermare la strage sui luoghi di lavoro.”

La redazione si unisce al dolore della famiglia e della comunità di Monterotondo, chiedendo che venga fatta piena luce su quanto accaduto e che si rafforzino le misure di tutela per chi ogni giorno lavora in condizioni spesso troppo rischiose.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.