GUIDONIA - “Io, sfrattata con figli e nipoti disabili”: appello per una casa popolare

Con la domanda presentata nel 2013, Rosa Galante e i 7 familiari non sono in graduatoria

“Ho bisogno di un tetto sicuro, ma nonostante io abbia presentato domanda al Comune 12 anni fa ancora non vengo inserita nella graduatoria delle case popolari”.

Rosa Galante, 49enne di Villalba di Guidonia, disoccupata e invalida al 50%

Rosa Galante, 49enne di Villalba di Guidonia, è una donna disoccupata e invalida al 50%, mamma di un figlio disabile al 100% e nonna di un nipotino di 3 anni e mezzo portatore di handicap, anche lui al 100%.

Rosa ha contattato la redazione del quotidiano on line Tiburno.Tv per raccontare il suo caso e lanciare un appello all’amministrazione comunale di Guidonia Montecelio affinché pubblichi l’elenco aggiornato degli aventi diritto ad un alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica nella speranza che le vengano riconosciute le condizioni di priorità e conteggiati i punteggi stabiliti dalla legge.

Il Palazzo comunale di Guidonia Montecelio

Un elenco degli aventi diritto che avrebbe dovuto essere pubblicato a giugno scorso, ma che a causa di una serie di sfortunate coincidenze organizzative sembra ancora in alto mare e destinato ad essere redatto non prima del mese di novembre.

“Non posso aspettare fino ad allora, ho uno sfratto esecutivo in corso”, si sfoga la 49enne di Villalba, che – salute permettendo – tira avanti facendo saltuarie pulizie e presta servizio di volontariato come soccorritore presso l’associazione “Airte” di Guidonia.

Separata da un anno, Rosa è mamma di 4 figli di 26 anni, 25, 23 e 15 anni che vivono insieme a lei insieme ai tre nipotini, il più grande, invalido di 3 anni e mezzo, e due gemellini di appena 10 mesi.

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Dai documenti presentati – e mostrati anche dalla redazione di Tiburno.Tv – risulta che Rosa ha presentato la prima domanda nel 2013 e l’ultima il 22 aprile 2025.

Nel mezzo c’è uno sfratto per morosità dalla casa presa in affitto per 600 euro al mese a Villalba sempre nel 2013, un appartamento di 82 metri quadrati all’interno del quale vivono 8 persone.

La perizia asseverata di un tecnico ha certificato muffa sui muri per infiltrazione di acqua e delle canalizzazioni idriche, l’impianto elettrico non a norma e danneggiato, oltre ad uno stato di conservazione e manutenzione scadente o mediocre.

Senza contare che l’appartamento può ospitare soltanto 5 persone.

Nel mezzo c’è anche una domanda per la casa popolare protocollata il 15 aprile 2013 – Protocollo numero 33504 – andata persa per anni nei meandri del Municipio.

“Dopo aver presentato la domanda – racconta Rosa Galante – chiesi informazioni per capire a che punto stava e al protocollo mi dissero che purtroppo non si trovava più”.

“A distanza di tanti anni – rivela la 49enne – mi sono rivolta al consigliere comunale Emanuele Di Silvio che è riuscito a riesumare e ritrovare la mia domanda: così ho dovuto fare soltanto un’integrazione di documenti alla mia prima istanza del 2013.

Di Silvio c’è sempre a differenza di altri politici che ti conoscono soltanto in caso di elezioni e poi spariscono”.

Era aprile scorso, Rosa Galante confidava che a giugno avrebbe ritrovato il suo nome in graduatoria, ma l’elenco aggiornato degli aventi diritto ancora non c’è.

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E non c’è neppure la 49enne di Villalba, per cui ad oggi vige l’ultima graduatoria aggiornata a novembre del 2024 pubblicata il 29 gennaio 2025 che vede il primo in lista con 14 punti (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

“All’Ufficio Casa – racconta ancora Rosa – mi hanno detto che la nuova graduatoria non sarà pubblicata prima di dicembre.

Io non posso aspettare fino a quella data, con lo sfratto esecutivo in qualsiasi momento rischio di ritrovarmi in strada con figli e nipoti disabili.

Avrei potuto occupare una casa popolare libera, ma non l’ho fatto perché mi ritengo una persona corretta: perché devo compiere azioni illegali per far valere un mio diritto.

Chiedo soltanto che il Comune me lo riconosca”.

Per quale motivo la graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica non è stata ancora aggiornata e pubblicata?

A spiegarlo al quotidiano on line Tiburno.Tv è l’assessora alle Politiche Sociali Cristina Rossi.

“Purtroppo ci siamo trovati in una fase di riordino degli uffici – spiega la delegata del sindaco – Nello stesso tempo il mandato della Commissione preposta all’esame delle domande di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica era scaduto e andava rinnovato.

Ho richiesto una modifica facendo inserire in Commissione anche un assistente sociale e un Presidente esterno.

E’ in corso l’interpello, per i primi di ottobre la Commissione sarà formata ed entro novembre la graduatoria sarà pubblicata”.

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