Sintetizzata nel 1974 da Alexander Shulgin, la 2C-B, o anche cocaina rosa per la sua colorazione, è una sostanza fortemente psicoattiva. In realtà non è cocaina, ma un mix tra ketamina e MDMA. Inizialmente fu commercializzata come farmaco afrodisiaco e impiegata per la cura di patologie psichiatriche, ma i pesantissimi effetti psichedelici spinsero ad evitarne l’uso e a ritirarla dal mercato.
Fu da quel momento in poi che la “tusì” (questo il nome che deriva dall’italianizzazione della sigla 2-C) iniziò ad essere utilizzata come sostanza stupefacente. Molti dei suoi effetti sono noti e simili a quelli di molte altre droghe. Tuttavia ce ne sono altri probabilmente ancora ignoti.
Provoca allucinazioni
Trattandosi di una sostanza psicoattiva può provocare allucinazioni e visioni, ma l’eccitazione e il benessere durano ben poco. Dopo un momento di euforia iniziale, si passa infatti ad agitazione, angoscia, tremori fino a stati d’animo estremamente problematici assimilabili ad effettivi attacchi di panico.
Vista la scarsa economicità – un grammo può arrivare a costare anche 400 euro – la cocaina rosa è molto in voga presso i salotti dell’alta borghesia e non è facilmente reperibile sul mercato. Ma alla circolazione della droga non c’è mai limite. Dalle abituali piazze neerlandesi e inglesi, adesso inizia ad essere disponibile anche in Italia.
Il sequestro a Roma
L’ultimo sequestro della sostanza è avvenuto infatti a Roma (anche se nei giorni scorsi i NAS hanno effettuato un sequestro anche nelle Marche). Gli agenti del commissariato San Lorenzo hanno perquisito il domicilio di uno studente universitario al Pigneto, dove il giovane 27enne aveva allestito in casa un “mercato generale” di stupefacenti: oltre alla “2C” vendeva infatti anche cocaina, hashish, ketamina ed ecstasy. (F.L.)