Da San Polo dei Cavalieri un altro esempio di virtù amministrativa e senso civico. L’illuminazione votiva assunta in carico dal Comune. Il consiglio comunale del 12 febbraio scorso lo ha deliberato all’unanimità: la gestione del servizio di illuminazione votiva del cimitero sarà gestito direttamente dal Comune in economia, mediante l’utilizzo di risorse e di personale proprio.
L’iniziativa, elaborata e proposta dal consigliere delegato Oreste Lori, consentirà di raggiungere due obiettivi molto diversi tra loro ma ugualmente importanti.
“Da un verso – commenta Lori – sarà possibile ridurre la spesa a carico dei contribuenti, dall’altro l’Ente locale, sostenendo direttamente gran parte della spesa del servizio, rende un doveroso omaggio ai defunti della comunità e quindi al suo stesso passato”.
L’illuminazione votiva è un servizio pubblico a domanda individuale e in quanto tale gli utenti devono sostenerne il costo in una misura variabile. Finora a San Polo il servizio era appaltato ad una ditta esterna ed il costo relativo era integralmente coperto dai cittadini, che pagavano una quota annuale di 26 euro a utenza. Da oggi, con le nuove tariffe determinate dalla giunta il 21 febbraio, ogni utente verserà invece soltanto 10 euro. L’amministrazione comunale avrebbe voluto fornire il servizio in forma completamente gratuita, ma la normativa non lo consente. Ad ogni modo è stato possibile concretizzare un buon risparmio per gli oltre cinquecento utenti.
“E’ stata una scelta coerente con i nostri indirizzi politici e amministrativi – aggiunge il sindaco Paolo Salvatori – perché rappresenta un omaggio doveroso a chi ci ha preceduto e sgrava i contribuenti di un’altra piccola somma da pagare”.
In tempi di aumenti indiscriminati di ogni tariffa pubblica, San Polo continua a far registrare una bella controtendenza.
