Quando arriva l’alba?

Vaccino Astra Zeneca, perché funziona diversamente da paese a paese? Perché mezza vaccinazione più una intera funzionano meglio di due vaccinazioni complete?

Fa gran parlare il rinvio delle procedure di autorizzazione del vaccino anti-Covid di Astra Zeneca, realizzato in collaborazione con la Oxford University e l’azienda italiana Irbm. E quando si parla molto il più delle volte è a sproposito. È successo però che chi è stato sottoposto alla somministrazione di mezza dose più una successiva ha avuto una protezione maggiore di chi ne ha ricevuto una intera più una seconda. Risulta anche un livello di efficacia diversa del vaccino Astra Zeneca da paese a paese. Perché? Una specificità che va chiarita. A dirlo è Arnaldo Genazzani in un’intervista al quotidiano La Stampa. Il rappresentante italiano all’interno del Comitato per i medicinali a uso umano dell’Ema ha voluto fugare le molte chiacchiere divampate sul ritardo. Certo però se sono queste le ragioni del fermo di autorizzazione si tratta di spiegazioni che muovono inquietudini assai più grandi di quelle mosse dall’esercito di opinionisti nel mondo. Quanto dureranno questi necessari approfondimenti? Sì, perché la diffusione del vaccino Astra Zeneca oramai è come l’arrivo della cavalleria nei film western che vedevamo da ragazzi. Ma il problema consiste anche nella farraginosità delle somministrazioni fatte in molte regioni. (Il Lazio fa eccezione dobbiamo doverosamente sottolinearlo). Lentezza nostrana, tempi della ricerca e della tecnica, più varianti del Sud Africa come quelle inglesi, l’alba che ci aspettava appare quantomeno offuscata da nuvole. E questo però dipende da noi, non dal “destino cinico e baro”.
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