La svolta di Biden per il clima: tagli ai gas del 52%
Gli Usa dimezzeranno le emissioni entro il 2030. Summit con 40 leader. Draghi: una lotta storica. Questo il titolo del Corriere della Sera, cui fanno eco tutti i giornali di oggi.
È il giorno delle promesse. Bisogna però capire se e quanto saranno mantenute dopo il fallimento delle politiche mondiali degli scorsi anni su questo tema.
Comincia Joe Biden, aprendo in video conferenza il «Leaders summit on climate». Gli Stati Uniti si impegnano a tagliare le emissioni di anidride carbonica almeno del 52% entro il 2030, prendendo come punto di riferimento il 2005. Un’inversione totale rispetto all’indifferenza ambientale di Donald Trump, che nel 2017 si era ritirato dall’Accordo di Parigi.
Nella prima sessione di ieri, quasi tutti i 40 leader invitati dal presidente americano hanno fatto a gara per mettere in mostra le proprie credenziali ecologiste, allineando numeri, percentuali.
E, a parte Putin e Xi Jinping, tutti gli altri lo hanno sottolineato come un elemento di svolta importante.
I principali accusati sono le grandi industrie e Paesi come Cina, Russia, India e Brasile.
Ieri, in un’ottica distopica, un ricercatore italiano ha scritto che dobbiamo aspettarci altre epidemie. Ecco perché è necessario potenziare i centri di ricerca e produzione dei vaccini.
India
L’India invasa dal virus: 300 mila casi in 24 ore. Corpi cremati in strada
Ma il governo nega l’emergenza sanitaria. Bisognava far credere che l’India avesse vinto una battaglia che America ed Europa stavano perdendo. Forse perché, si pensava, gli indiani hanno un sistema immunitario più preparato. Ma, in questi giorni, nella fascia tra i 40 e i 60 anni, il Covid sta uccidendo più qui che in Occidente. E tre ceppi uniti in una tripla variante stanno facendo più danni tra quel 65% della popolazione che ha meno di 35 anni.
