MONTEROTONDO - L’anziana madre gli nega 50 euro, giù botte

Un 57enne italiano condannato a 3 anni: è semi infermo di mente

Per anni in casa aveva dominato un clima di paura e violenza.

Una anziana mamma convivente sotto lo stesso tetto con un figlio affetto da parziale vizio di mente e vittima delle angherie dell’uomo.

Per questo ieri, martedì 13 giugno, il Tribunale di Tivoli ha condannato in primo grado a tre anni di reclusione e 600 euro di multa un 57enne italiano di Monterotondo per maltrattamenti, estorsione e lesioni personali nei confronti della mamma 85enne.

Il Collegio presieduto da Cristina Mazzuoccolo – a latere i giudici Teresa Garcea e Maria Grazia Patrizi – ha accolto in parte la richiesta della Procura di Tivoli che aveva proposto per l’imputato una condanna a sei anni di galera e 3 mila euro di multa.

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I giudici, infatti, hanno riconosciuto al 57enne il vizio parziale di mente e le attenuanti generiche, condannandolo comunque alle pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e alla misura della libertà vigilata per un anno.

Secondo la ricostruzione dei magistrati, per anni e fino al 28 maggio 2021, il figlio aveva maltrattato la mamma con comportamenti aggressivi e violenti, consistiti in botte e minacce anche con un coltello, fino a insulti del tipo: “Quando morirai, sputerò sul tuo cadavere”.

La goccia che fece traboccare il vaso fu un episodio avvenuto il 28 maggio 2021, quando l’uomo chiese 50 euro alla mamma.

Davanti al rifiuto, il 57enne reagì afferrando l’anziana per i capelli, trascinandola sul pavimento e colpendola a pugni pur di ottenere i soldi richiesti.

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L’uomo fu fermato dai carabinieri, la donna – trasportata in ospedale, medicata e dimessa con una prognosi di due giorni – si decise a denunciare il figlio.

Successivamente l’85enne ha ritirato la denuncia per lesioni personali, ma l’uomo è stato comunque condannato.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni.

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