Dalla diatriba politica alle aule giudiziarie.
E’ la strada imboccata dai rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione nel Comune di Moricone, dove i primi hanno dato mandato al sindaco di querelare i secondi “per la tutela dell’immagine dell’amministrazione”.
Il caso emerge dalla delibera numero 34 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - votata dal Consiglio comunale il 3 luglio scorso coi 7 voti favorevoli della maggioranza e i 3 voti contrari dei rappresentanti dell’opposizione.
Con l’atto i consiglieri Francesca Morelli, Davide Molinari, Loris Lucarelli, Sonia Colasanti, Jessica Amadei e Fabio Passacantilli hanno rimesso al Sindaco Giovanni Battista Pascazi, quale rappresentante legale dell’ente, e alla Giunta Comunale, la valutazione su eventuali azioni giudiziarie.
La querela annunciata ha come oggetto un manifesto pubblico intitolato “Pascazi indebita il Comune” affisso per le strade del Borgo da parte del gruppo di minoranza “Generazione Moricone”. Il manifesto è stato affisso dopo l’approvazione della delibera numero 29 del 29 maggio scorso avente ad oggetto “Disavanzo di amministrazione Esercizio 2024. Approvazione Ripiano ai sensi dell’articolo 188 del Decreto Legislativo 267/2000”.
Secondo la maggioranza, nel manifesto si afferma di un presunto ingiustificato azzeramento dell’avanzo accantonato a partire dall’anno 2019, nonostante l’approvazione della delibera sia stata preceduta da ampia spiegazione del Sindaco e disamina dei documenti finanziari ad essa connessi oltre che dal parere favorevole del Revisore dei Conti e da una relazione del Responsabile Finanziario Marco Tomei presente alla discussione.
Durante la seduta dello scorso 3 luglio il capogruppo di maggioranza Davide Molinari ha evidenziato che il manifesto contiene dati inesatti e terminologie poco rispettose e che la maggioranza non intende tollerare questo atteggiamento.
Molinari ha inoltre chiesto alla opposizione se c’era intenzione di rettificare quanto scritto nel manifesto e soprattutto nella parte relativa agli attacchi personali.
A rispondere è stata la consigliera di minoranza Cristina D’Andrea, candidata sindaca alle elezioni del 2024 vinte da Pascazi, dicendo che non ci sono stati attacchi personali in quanto ci si riferiva ad una domanda posta al Sindaco nella seduta precedente su come sia stato utilizzato l’avanzo.
Nel dibattito è intervenuto anche il Sindaco Pascazi.