GUIDONIA - Cassonetti su strada, per farli rimuovere interviene il Tar

Il condominio non esegue gli ordini del sindaco: contenitori dei rifiuti spostati all’interno

Per anni gli è stato intimato di toglierli dalla pubblica via e di spostarli negli spazi condominiali interni. Ma neppure l’imposizione del sindaco era servita per far rispettare il Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti.

Ora non ha più scuse il “Condominio Verde Scozia B” di via Valle dell’Aniene 38, a Setteville Nord, quartiere alla periferia di Guidonia Montecelio e al confine con Roma: i cassonetti per la raccolta differenziata devono essere custoditi negli spazi privati.

E’ quanto ha stabilito ieri, lunedì 13 marzo, il Tar del Lazio con la sentenza numero 4424 (CLICCA E LEGGI LA SENTENZA).

I giudici amministrativi hanno infatti respinto perché inammissibile il ricorso presentato 5 anni fa dal “Condominio Verde Scozia B” amministrato da Andrea Grimaldi per l’annullamento dell’ordinanza numero 231 firmata il 2 agosto 2018 dall’allora sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet.

Il sindaco grillino aveva ordinato ai residenti nel complesso di 14 appartamenti di rimuovere e spostare i contenitori della raccolta differenziata dal suolo pubblico all’interno dell’area privata, come previsto dal Regolamento.

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Lo stesso ordine era stato impartito il 2 maggio del 2018 dalla allora dirigente all’Ambiente Paola Piseddu con l’ordinanza numero 117, che i residenti nel complesso avevano contestato ottenendo un sopralluogo congiunto all’esito del quale l’amministrazione 5 Stelle evidenziò la presenza di molte aree idonee interne dove collocare i cassonetti della differenziata.

Nel frattempo il 23 luglio 2018 anche la Asl Roma 5 segnalò lo stato di degrado dei contenitori, potenziale pericolo per la salute pubblica se fossero rimasti sulla pubblica via.

A quel punto, il “Condominio Verde Scozia B” si rivolse al Tar sostenendo che nel 2009 fu la stessa amministrazione comunale guidata dal sindaco Eligio Rubeis a collocare i cassonetti sulla strada a lato dell’ingresso carrabile del civico 38.

Ma ben presto l’area si trasformò in una discarica, per cui i cassonetti furono spostati sulla rampa condominiale. Almeno fino al 25 dicembre 2010, quando ignoti appiccarono le fiamme ai contenitori e i vigili del fuoco impartirono l’ordine di riportarli sulla strada.

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A quel punto, il 18 aprile 2014 l’allora dirigente all’Ambiente Giovanna Recchia rilasciò il nulla osta per a collocare i “cassonetti su area privata fronte via Valle dell’Aniene altezza civico 38”.

Se i residenti pensavano di aver risolto il problema, si sbagliavano di grosso.

A partire da gennaio 2018 i condomini si videro notificare dalla Polizia Locale una raffica di multe per il mancato rispetto del Regolamento alla quale è seguita l’ordinanza del sindaco Michel Barbet.

Secondo il Tar il ricorso è inammissibile perché il “Condominio Verde Scozia B” avrebbe dovuto impugnare anche l’ordinanza del dirigente all’Ambiente Paola Piseddu, ma non lo ha fatto.

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