TIVOLI – Alessandro ucciso a calci in faccia, via al processo per uno dei presunti killer

Mircea Nasaf imputato davanti alla Corte di Assise di Roma, a Ion Voicu è stato concesso il rito abbreviato e lo sconto di pena

Colpito senza alcuna pietà mentre era in terra, stordito da un colpo alla tempia e impossibilitato a difendersi. Una scarica di calci in faccia, come se fosse un pallone, una violenza talmente brutale da togliergli la vita.

                                          Mircea Nasaf                                                                       Ion Voicu

E’ morto così il 25 giugno 2023 al policlinico “Umberto I” di Roma dopo sei giorni di agonia Alessandro Castellaccio, il 40enne aggredito in piazza Codro Benedetti, nel Centro storico di Tivoli, da Ion Voicu, 35 anni, e Mircea Nasaf, 51 anni, i due operai romeni incensurati arrestati dai carabinieri con l’accusa di omicidio volontario (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Ieri, giovedì 21 marzo, davanti alla Corte di Assise di Roma nell’aula bunker del carcere di Rebibbia è stato aperto il dibattimento del processo con rito ordinario a carico di Mircea Nasaf.

Il Presidente della Corte Antonella Capri ha rinviato la prossima udienza al 24 giugno per l’esame dei carabinieri della Compagnia di Tivoli che indagarono sul caso fino a individuare Ion Voicu e Mircea Nasaf come due degli autori del pestaggio che determinò la morte di Alessandro Castellaccio.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Minirugby, i baby atleti tiburtini protagonisti a Foligno

La Procura di Tivoli ha citato altri testimoni sulla base delle dichiarazioni dei quali gli investigatori arrivarono ai presunti assassini.

Ieri nel processo si sono costituite parti civili la mamma della vittima, Daniela Cola, tramite l’avvocato Francesco Fratini di Tivoli, la sorella Adele, rappresentata dall’avvocato Fabio Frattini di Tivoli, e la zia, Lucilla Cola, tramite l’avvocato Tommaso Giustiniano di Tivoli.

Il Comune di Tivoli non si è costituito parte civile.

Ion Voicu, anche lui accusato di omicidio volontario, sarà invece processato con la formula del rito alternativo del giudizio abbreviato. Formula che prevede uno sconto di un terzo della pena per l’operaio romeno (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Il prossimo 14 maggio alle ore 12,30 il 35enne incensurato comparirà sul banco degli imputati davanti al Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Tivoli Raffaele Morelli.

Secondo la ricostruzione della Procura di Tivoli, nel pomeriggio di domenica 18 giugno 2023 Alessandro Castellaccio è stato vittima di una vera e propria vendetta da parte di Voicu, Nasaf e di altre persone non identificate dai carabinieri.

Quel pomeriggio Alessandro mentre rincasava si era fermato in piazza Codro Benedetti, nei pressi dal “Baky Bar”, dove un gruppo di romeni beveva alcol e ascoltava musica a tutto volume.

Pare che Castellaccio abbia chiesto di abbassare il volume ma ne era nata una discussione, in particolare con Aurel C. un 42enne romeno risultato estraneo al pestaggio mortale. Infatti nella colluttazione era stato Alessandro Castellaccio a colpire Aurel C. con un pugno al volto procurandogli la frattura scomposta delle ossa del naso e del setto nasale.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - “Colazione a Jinbōchō”, il libro di Antonio Picarazzi

A quel punto, mentre il 40enne italiano si stava allontanando dalla piazza, si era scatenata la furia omicida.

Sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, Alessandro era stato raggiunto e circondato dagli aggressori e colpito alle spalle da un pugno sferrato con inaudita violenza alla tempia da parte di Ion Voicu. Un pugno tanto violento da far stramazzare il 40enne italiano sul selciato a faccia avanti.

A “completare l’opera” sarebbe stato Mircea Nasaf, detto anche il “Legionario” per i suoi trascorsi in un’associazione di rievocazioni storiche: il 51enne e il 35enne hanno colpito Castellaccio ripetutamente a calci, anche sul volto, quando già la vittima era a terra, priva di sensi e impossibilitata a difendersi.

Colpito brutalmente da calci al viso da un uomo “…come se tirasse un calcio ad un pallone… “, hanno raccontato i testimoni ai carabinieri.

A documentare la violenza sono i referti medici di Alessandro Castellaccio: frattura scomposta del condilo temporale destro; frattura del ramo mandibolare di sinistra; frattura delle ossa nasali; frattura della parete laterale del seno mascellare di sinistra; frattura della parete laterale dell’orbita di sinistra; abbondante quota di emorragia subaracnoidea diffusa bilateralmente.

Un massacro senza alcuna pietà.

 

 

 

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.